Archivi in Toscana

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Il giornale della tutela

Visita effettuata il 6 febbraio 2015

Sopralluogo all'Archivio-Museo Sgarallino di Livorno

Ritratto di Andrea Sgarallino
Collezione Sgarallino

Visita a cura di Luca Faldi

Soprintendenza Archivistica per la Toscana

 

Andrea e Iacopo Sgarallino, armatori livornesi, attivi negli anni centrali del secolo XIX, tra gli anni ’40 e gli anni ’80, hanno affiancato all’attività economica una coscienza politica in senso democratico e unitario di cui si è voluto dare memoria con la formazione di un archivio e di una collezione di cimeli.
I fratelli Sgarallino, seguaci di Guerrazzi nel 1848, conobbero nel 1849 Giuseppe Garibaldi e ne sostennero fattivamente tutte le successive campagne militari, per poi, durante gli anni di Caprera, rimanere i suoi amici più cari e agenti di fiducia “sul continente”. 
Da quegli anni in poi la relazione tra le famiglie Sgarallino e Garibaldi non si è più interrotta e ancora oggi continua nella collaborazione per la diffusione della conoscenza dei valori risorgimentali e del contributo garibaldino al processo di unificazione nazionale. L’archivio Sgarallino è un archivio garibaldino, sorto e accresciuto non solo grazie al rapporto tra i due fratelli e il Generale, ma anche, in seguito, per i contatti proseguiti tra i figli di Garibaldi e i figli di Andrea Sgarallino.
Legata all’archivio per coeva formazione, è, come si è accennato, una collezione di cimeli relativi sia alle campagne militari degli anni, 1860, 1867, 1866, 1870 (divise, armi, medaglie, fotografie, diplomi, bandiere etc.) sia alla persona stessa del Generale (occhiali, copricapi etc.). Tale collezione, per la sua ampiezza e varietà, assume il valore di una sezione di un museo dedicato al Risorgimento.
Archivio e museo sono attualmente conservati nella casa Sgarallino a Livorno. Insieme ai cimeli, conservati in mobili per esposizione, si trova conservato l’archivio su due palchetti. Oltre al ricco carteggio garibaldino, le serie che compongono l’archivio (carteggio generale, manoscritti, fotografie, onorificenze e diplomi, stampati e pubblicazioni d’occasione) coprono un arco cronologico compreso tra il 1840 e il 1915 circa. Le serie carteggio, manoscritti, onorificenze e diplomi sono accessibili tramite un elenco numerico. Nell’intento di dare rilievo alla figura di Giuseppe Garibaldi, il carteggio a lui relativo è stato estrapolato dal carteggio generale, costituendo una sotto-serie apposita. Le rimanenti serie sono in corso di elencazione. E’ presente inoltre una biblioteca risorgimentale costituita da pubblicazioni donate da Garibaldi e da testi politici e romanzi acquistati dai fratelli Sgarallino.
Recentemente, è stata avviata la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante dell’archivio, e dopo la emanazione del provvedimento di tutela è auspicabile che si prosegua un organico lavoro di ordinamento e di contestuale nuovo condizionamento dell’archivio.
Questa compresenza e questo dialogo tra documento museale e documento archivistico rende il “Museo Sgarallino” un unicum, non solo toscano, tra gli archivi prodotti dalle personalità protagoniste della vicenda risorgimentale proprio perché costruito come un tributo non solamente alla personalità “eroica di Giuseppe Garibaldi, ma anche alla sua idea di nazione italiana.

Firenze, 6 febbraio 2015

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