Gli archivi dei Comuni costituiscono una delle più importanti fonti per la storia della nostra regione data la loro capillarità sul territorio e la storia spesso plurisecolare che conservano.
In particolar modo per alcune zone, come ad esempio la Lunigiana, questi strumenti divengono davvero fondamentali per poter leggere la storia del territorio. La Lunigiana infatti rappresenta una delle aree in cui gli eventi politici hanno maggiormente influenzato le vicende di uno spazio suddiviso tra feudi malaspiniani, città soggette al governo mediceo e territori che gravitavano verso il versante emiliano.
Tra questi spicca il borgo di Bagnone, nelle cui carte d’archivio è possibile leggere molta di questa storia politica, almeno sin dalla metà del Cinquecento. Sottoposta al controllo fiorentino sin dalla metà del XV secolo, Bagnone divenne, per volontà di Cosimo I de' Medici, uno dei centri strategici per esercitare un controllo più incisivo sull'attività delle comunità periferiche del Granducato (costituenti il cosiddetto «distretto») grazie alla presenza di giusdicenti locali.
Questo percorso è dedicato proprio alle carte della Comunità di Bagnone e ne narra la storia sin dalla metà del Quattrocento, quando passò sotto il governo fiorentino, sino all'Unificazione nazionale, passando attraverso le riforme comunitative volute da Pietro Leopoldo, la rivoluzione francese, la Restaurazione ed infine il controllo dei Borbone Parma.