L’archivio giudiziario depositato presso l’archivio storico di Massa Marittima consiste in un notevole giacimento documentario prodotto dalle istituzioni giudiziarie che ebbero sede a Massa Marittima nel corso delle varie epoche storiche e copre perciò un lungo arco di tempo dalla seconda metà del ‘300 alla seconda metà dell’800.
Il materiale opportunamente inventariato consta di 1294 unità dal 1365 al 1875, ed è suddiviso nelle seguenti sezioni:
- Podesteria e Capitanato di Massa Marittima 1365-1766
- Podesteria poi Vicariato di Massa Marittima 1766-1808
- Giudicatura di Pace 1808-1814
- Vicariato di Massa Marittima 1814-1849
- Pretura di Massa Marittima 1850-1875
- Delegazione di Governo 1850-1875
- Delegazione di Pubblica Sicurezza 1866-1883
In questo fondo si trovano inoltre le carte delle Podesterie dipendenti che vennero depositate nella sede di Massa Marittima dopo la loro soppressione:
- Podesteria di Prata 1782-1838
- Podesteria di Montieri 1814-1838 poi Pretura di Montieri 1850-1865
- Podesteria di Prata unita a Montieri poi solo Montieri 1838-1849
- Podesteria di Monterotondo 1698-1837
- Podesteria di Gavorrano 1814-1837
Inoltre sono presenti anche alcune carte pertinenti al Vicariato feudale di Roccatederighi e al Vicariato di Castiglion della Pescaia:
- Vicariato feudale di Roccatederighi 1784-1789
- Vicariato di Castiglione della Pescaia 1832-1837
Nell’inventariazione di questo fondo è stata inserita anche la serie del “Danno dato” della Comunità di Massa Marittima (1580-1766, 77 unità) che, invece, appartiene istituzionalmente alla Comunità. Le ragioni di questa commistione risalgono alle riforme leopoldine del 1766 in seguito alle quali le carte passarono al Vicariato insieme alle competenze sul danno dato.
E’ da notare che la presenza di questo materiale a Massa Marittima è da considerare un evento eccezionale dal momento che nel territorio di influenza senese, qual è quello massetano, già a partire dal XVI secolo fu stabilito che le scritture giudiziarie dovessero essere depositate nell’archivio pubblico di Siena. Per Massa Marittima non fu così e il motivo di questa eccezione si deve cercare probabilmente nella situazione peculiare della sua Cancelleria talmente ben strutturata da poter assicurare un valido servizio di conservazione e fruizione degli atti.
Dunque già da queste poche note illustrative emerge la ricchezza di questo materiale e nello stesso tempo alcuni aspetti di complementarietà con tutto il resto della documentazione presente a Massa Marittima. Questo materiale è stato riordinato negli anni ‘80 dalla dott.ssa Anna Maria Vittori che redasse un inventario cartaceo, mai pubblicato.