Famiglia fiorentina, fin dal Duecento attiva e presente nella corporazione dell’Arte della Seta, settore nel quale gli Spinelli continuarono ad investire anche nei secoli successivi. Il cursus honorum dei suoi membri è analogo a quello di altri casati di origine mercantile: nel 1329 Cione di Spinello fu il primo ad assumere la carica di Gonfaloniere, onore raggiunto dagli Spinelli altre cinque volte, così come diversi di loro furono priori nel governo della Signoria.
Famiglia ramificata in più linee fin dal Quattrocento (nel catasto del 1427 compaiono le denunzie di nove linee), tuttavia la sua fama resta legata allo straordinario successo personale di Tommaso (1397-1472), figlio di Leonardo e di Bice Strozzi. Entrato giovanissimo nel mondo degli affari attraverso la banca degli Alberti a Roma, dove approfondì la conoscenza di papa Eugenio IV, nel 1436 vi ritornava come socio della banca Borromei. Con il finanziamento delle crociate contro i Turchi, ottenne meriti che gli permisero, nel 1445, di ricevere la carica di depositario generale delle tasse dello stato della Chiesa, carica di cui è rimasta diversa documentazione (come il Liber taxarum). Successivamente sotto Paolo II ebbe anche incarichi come ambasciatore.
Tommaso, privo di discendenza maschile - ebbe tre figlie – grazie ad una accorta politica matrimoniale, si legò ad importanti famiglie dell’oligarchia mercantile, anche se di segno politico opposto: i Ridolfi, i Pitti e i Soderini. La discendenza degli Spinelli proseguiva con il figlio del fratello minore Niccodemo, Guasparre (1442-1501). Introdotto dallo zio nel mondo delle finanze pontificie, ottenne diversi incarichi da papa Paolo II come quello di inviato alla corte dell’imperatore Federico III d’Asburgo (1468).
La generazione successiva, rappresentata da Tommaso e Leonardo, nonostante i debiti paterni determinati da vari fallimenti, otteneva ricchezze ed onori. Il primo, sotto la guida dello zio materno Filippo Gualterotti, frequentò l’ambiente finanziario dei Paesi Bassi, anche se ben presto entrò alla corte di re Enrico VIII d’Inghilterra per il quale svolse diversi incarichi presso Margherita di Savoia, in Olanda e in Spagna alla corte di Carlo V. Leonardo seguì la carriera ecclesiastica: dapprima nominato canonico della Chiesa fiorentina, fece una rapida carriera nelle gerarchie papali: protonotario apostolico sotto Sisto IV, fu nominato cubicularius da Papa Leone X, carica confermata da Clemente VII. Ad impegnarsi nel settore tradizionale di famiglia, l’industria serica, fu il fratello minore Benedetto che, sotto la dinastia medicea di Alessandro e Cosimo I, ebbe anche diversi incarichi negli uffici estrinseci, in qualità di capitano e podestà di comunità del contado.
Radicati da tempo nel quartiere di Santa Croce, dove Tommaso dette avvio alla costruzione del palazzo, chiamando artisti ed architetti per decorarlo, gli Spinelli contribuirono anche alla decorazione di chiese a Firenze e a Roma. Nella chiesa fiorentina di Santa Croce finanziarono la costruzione dell’infermeria ed ebbero la cappella familiare dove Tommaso ed altri Spinelli furono sepolti.