Cosa si conserva all’interno dell’archivio Pascoli? Bisogna anzitutto precisare che il fondo Giovanni Pascoli non è il solo presente nella casa di Castelvecchio; vi sono conservati, come accennato poc’anzi, il fondo archivistico della sorella Maria, oltre a un consistente nucleo di fotografie e di giornali. Le carte di Giovanni Pascoli contemplano circa 36.000 documenti: gli autografi della produzione poetica e letteraria dell’autore, i materiali di studio, la documentazione personale, i carteggi con i familiari, gli amici e le personalità della cultura del suo tempo. Il materiale è distribuito in fascicoli contenuti all’interno di 84 buste (da Donadoni definiti rispettivamente “plichi” e “cassette”).
L’ordine dato è il seguente:
Le Cassette 1 – 14 contengono documentazione di natura eterogenea: sono presenti documenti personali, fotografie, carte relative all’attività di insegnante (decreti, nomine, lezioni, i temi e le tesi di laurea dei suoi allievi), studi su e di Giovanni Pascoli, sue poesie tradotte in varie lingue, e telegrammi, cartoline, biglietti da visita qua confinati perché ritenuti da Donadoni di importanza piuttosto generica, sia nelle firme che nel contenuto. Si segnalano in particolar modo alcune fotografie familiari, le carte inerenti l’acquisto della casa di Castelvecchio e i testi delle lezioni di pedagogia e letteratura tenute a Bologna.
Le Cassette 15 – 21 comprendono il cosiddetto “carteggio familiare”, distinto da quello principale. Si tratta della corrispondenza di Giovanni e Maria Pascoli con parenti (la famiglia David, il fratello Raffaele, la sorella Ida, il cognato Salvatore Berti), conoscenti (la famiglia Caproni di Castelvecchio) ed altri. Si segnala la presenza di carteggio di Maria Pascoli coi familiari posteriore alla morte del poeta, e di due agende tenute congiuntamente da Giovanni e Mariù per gli anni 1898 e 1908.
In calce al carteggio familiare si trova una cassetta (numero 21) contenente lettere e copie di lettere del Pascoli ad amici e personalità della cultura e istituzionali, documenti provenienti da archivi diversi e le cosiddette “carte Schinetti”, scritti giovanili universitari a suo tempo affidati da Pascoli a Severino Ferrari.
Le Cassette 22 – 49 contengono il nucleo più corposo del fondo, vale a dire il carteggio principale. Le missive a Giovanni Pascoli sono ordinate alfabeticamente per corrispondente; tra i mittenti si segnalano Acri Francesco, Barbi Michele, Barnabei Felice, Bemporad Enrico, Bianchi Augusto Guido, Bistolfi Leonardo, Briganti Gabriele, Brilli Ugo, Caproni Alfredo, famiglia Caproni, Carducci Giosuè, Caselli Alfredo, Ceci Luigi, Cian Vittorio, Corcos Emma, D'Ancona Alessandro, D'Annunzio Gabriele, De Bosis Adolfo, De Carolis Adolfo, D'Ovidio Francesco, Ferrari Severino, Finali Gaspare, Flamini Francesco, Formiggini A.F., Giacosa Giuseppe, Giusti Raffaello, Golfarelli Tullo, Leoncavallo Ruggero, Mancini Augusto, Marcovigi Raffaello, Marinetti Filippo Tommaso, Mascelli Pilade, Mercatelli Luigi, Mordini Antonio, Muglia Vincenzo, Nomellini Plinio, Ojetti Ugo, Orvieto Adolfo, Orvieto Angiolo, Pietrobono Luigi, Pistelli Ermenegildo, Pollazzi Pilade, Puccini Giacomo, Puntoni Vittorio, Rava Luigi, Ricci Giovanni, Rosadi Giovanni, Sandron Remo, Siciliani Luigi, Treves Emilio, Valgimigli Manara, Valli Luigi, Venezian Giacomo, Zanichelli Cesare.
Le Cassette 50 – 62 conservano le raccolte di poesie, italiane e latine, divise secondo l’edizione mondadoriana. Sono presenti i materiali di lavoro e le stesure dei componimenti raccolti in “Myricae”, “Primi poemetti”, “Nuovi poemetti”, “Canti di Castelvecchio”, “Poemi conviviali”, “Odi e inni”, “Poemi italici”, “Le canzoni di re Enzio”, “Poemi del Risorgimento”, “Poesie varie”, “Liber de poetis”, “Res romanae”, “Poemata christiana”, “Ruralia”, “Hymni”, “Poematia et epigrammata”.
Le Cassette 63 – 69 contengono le prose di Pascoli, parzialmente articolate in base all’edizione mondadoriana in “Pensieri e discorsi”, “Patria e umanità”, “Antico sempre nuovo”. Oltre a queste sono presenti materiali di lavori letterari e per discorsi mai editi organicamente. Le cassette 66-69 sono occupate dagli “Scritti danteschi”.
Le Cassette 70 – 84 comprendono la cosiddetta “Miscellanea” in cui Donadoni fece confluire ciò che non era riuscito a ricondurre nelle precedenti sezioni. Sono presenti materiali di lavoro e bozze di stampa per prose e componimenti poetici editi ed inediti, presenti sia sotto forma di carte sciolte che di agende, quaderni e taccuini; traduzioni e poesie di terzi; materiale di lavoro per testi teatrali ed epigrafi; appunti giovanili e scolastici; materiale di lavoro per l’insegnamento nei licei e nelle università; studi su Pascoli; telegrammi di condoglianze per la morte del poeta. Si segnalano un fascicolo di disegni di mano di Pascoli, due ventagli con annotazioni manoscritte di Giovanni e Mariù, e alcune buste vuote con annotazioni manoscritte del Pascoli che trattenevano originariamente parte del materiale.