I documenti raccontano che l’opera, inviata insieme a tante altre a Parigi nel 1812, per essere collocata nel Museo di Napoleone, ritorna presto al mittente per motivi che di seguito raccontiamo.
Sappiamo che il 30 aprile 1812 Giovanni Degli Alessandri, Presidente dell'Accademia di Belle Arti, per ordine del Prefetto del Dipartimento dell’Arno (lettera del 13 febbraio 1812, in AABBAA, 8.1/8, c.15), si trova nel Convento soppresso di Santa Caterina, all’epoca sede del Conservatorio di Arti e mestieri di Firenze, dove erano stati raccolti i quadri destinati dal sig. Denon, Direttore del Museo Imperiale di Parigi, per essere trasferiti nel Museo medesimo, per assistere alle operazioni di verifica, riconoscimento e misurazione dei suddetti quadri, nonché del loro imballaggio all’interno di casse costruite appositamente per la spedizione (AABBAA, 8.1/7, fasc. 33). Tra le opere d’arte inviate nell’occasione a Parigi c’è, appunto, anche la Natività di Filippo Lippi, proveniente da un Convento soppresso della Città di Prato. Detto dipinto, scrive l’Alessandri, è alto metri uno e centimetri settanta e largo metri uno e centimetri sessantotto e presenta due aperture nelle tavole e diverse sbullettature.