Appena due anni dopo il Fuhrer tornerà ad onorare Firenze di un’altra visita. E’ il 28 ottobre 1940 e il clima è molto cambiato. In questi due anni sono successe molte cose, fra cui la promulgazione delle Leggi razziali e l ’entrata in guerra dell’Italia. Firenze spalanca nuovamente le porte al cancelliere tedesco, il cui umore questa volta è di gran lunga meno entusiasta: non ha apprezzato molto l’iniziativa italiana, consapevole della nostra debolezza militare.
La notizia dell’arrivo del Fuhrer questa volta non è sbandierata, anzi è tenuta segreta per motivi di sicurezza fino all’ultimo. Anche questa volta tutto l’apparato fascista si mobilita e Firenze dà il meglio di sé per apparire “fascistissima”. Arrivo dei treni puntualissimo, fotografi e cineoperatori che riprendono la scena, corteo di auto con personalità tedesche e italiane, ambasciatori, addetti stampa, folla acclamante lungo il percorso per il Palazzo Medici Riccardi, sede del vertice, ma manca l’aria di festa della precedente visita, meno colori e bandiere e molti più soldati. E’ solo l’inizio di cinque anni terribili.