A Firenze uno degli studi fotografici più noti per aver avuto numerose committenze sia da parte di professionisti (ingegneri, architetti, imprese edili), sia da parte di enti pubblici e privati, era lo studio di Ferdinando Barsotti e del figlio Gino, la cui attività si distende fra la fine dell’Ottocento e lungo il corso del Novecento. Il materiale prodotto dallo studio aveva subito gravi dispersioni in due occasioni: la più drammatica fu l’alluvione del 1966 che non risparmiò via della Scala, dove si trovava da lungo tempo la loro “bottega”; ma anche sul momento della chiusura dello studio, negli anni Ottanta del Novecento, non si hanno notizie certe in merito alla dispersione o alla consegna dei materiali ai clienti.
L’idea di ricostruire, del lavoro dei Barsotti, l’archivio delle immagini legate all’architettura, tema nel quale da una certa epoca in poi Ferdinando, ma soprattutto Gino si era specializzato, risale a qualche anno fa: a promuovere e sostenere il progetto L’architettura nelle immagini dei Barsotti, fotografi in Firenze (1890-1982). Ricostruzione virtuale di un archivio nell’ambito della fotografia di architettura, in collaborazione con l’Università di Firenze, è stata la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana, presso la quale già dal 1999-2000 era partito un impegnativo censimento degli archivi di architettura del Novecento, promosso dalla Direzione Generale per gli Archivi su tutto il territorio nazionale.
Dal ritrovamento - nel corso di quel censimento - di numerosi positivi e, in minor misura, di negativi e lastre negli archivi dei committenti, pubblici e privati, è nata l’idea di segnalare e censire i materiali fotografici Barsotti in Toscana e fuori dalla regione, e procedere poi al riversamento delle schede descrittive, unitamente alle immagini digitalizzate, nel software ArDeS, sviluppato dagli informatici della Scuola Normale Superiore di Pisa, per essere poi fruite sul web. Data la quantità delle immagini ritrovate (oltre 7.000) il progetto è tuttora in corso.